"Il lavoro (anche
sotto forma di tempo libero) invade tutta la vita come repressione fondamentale, come
controllo, come occupazione permanente in luoghi e in tempi regolati; secondo un
codice onnipresente. Bisogna sistemare
la gente dappertutto, a scuola, in fabbrica, sulla spiaggia
o davanti al televisore nel riciclaggio:
mobilitazione generale permanente. Ma questo lavoro non è più produttivo nel senso
originario. Non è più lo specchio della società, il suo immaginario, il suo
principio fantastico di realtà. Pulsione di morte, forse."
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da “Lo
scambio simbolico e la morte”- Jean Baudrillard- traduzione Girolamo Mancuso-
Feltrinelli- marzo 2022
Il tempo libero nelle società capitalistiche è tempo-di-non-lavoro, si definisce al negativo, è tempo improduttivo. Estrarre valore dal nostro riposo e dai nostri sogni. Ecco la nuova frontiera dell'accumulazione. Siamo già a buon punto: quando sogniamo, ormai, sogniamo Hollywood.
RispondiEliminaConquistare il sonno. E finalmente diverremo larve
RispondiEliminaCiao Ettore!
RispondiEliminaQuesto finisce direttamente nella lista delle prossime letture!
RispondiEliminaCiao Kate. Ben ritrovata.