Solchi cupi
Benché lo neghino nessuno
salvo chi ne muore avverte
dall’abisso gli effetti sul cuoio
dermico migrare dal follicolo
al filamento esponendo lamine
fibroreticolari a esaurimenti ossidativi:
la senescenza precoce del cefalalgico
è prima un contegno di uno stile
un vizio di forma sopraccigliare
l’osservazione acuta di due rètine
appannata dal dolore,
il requiem di una faccia
disciolta col contagocce.
Soffro di emicrania ma qui mi ci ritrovo perfettamente.
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RispondiEliminaAllora la poesia ha colpito nel segno. Ciao Euridice.