Una poesia di Manuel Alegre

giovedì 30 dicembre 2010

IL DECIMO SONETTO DEL PORTOGHESE ERRANTE

(a Stefania Palermo)



Contro l'usura e l'interesse contro la rendita
contro un tempo di avere più che di essere
contro l'ordine fondato su una compravendita
contro la vita che logora fino a dolere

contro la forza che opprime - là io canto.
E dove amore si cerca e non si trova
dove la vita si misura a tanto e tanto
dove la menzogna impera- là io sono contro.

E perciò disturbo e sono malvisto.
Che se il tempo è di sbarre io resisto
e quando alcuni tacciono io non taccio.

Io sono il renitente il dissidente.
Perciò mi han guardato di mal occhio
e perciò persisto e canto e parlo.
***
traduzione di Giampaolo Tonini - pubblicata sul numero di Dicembre 2010 della rivista Poesia- Crocetti Editore

Imagine - John Lennon

mercoledì 8 dicembre 2010


Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today...

Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one

Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one

I
mmagina non ci sia il Paradiso prova, è facile
Nessun inferno sotto i piedi sopra di noi
solo il Cielo
Immagina che la gente viva al presente...
Immagina non ci siano paesi
non è difficile
Niente per cui uccidere e morire
e nessuna religione
Immagina che tutti
vivano la loro vita in pace..

Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno...

Immagina un mondo senza possessi
mi chiedo se ci riesci
senza necessità di avidità o rabbia
La fratellanza tra gli uomini
Immagina tutta le gente
condividere il mondo intero




Da Celebration of the Lizard- Jim Morrison

martedì 7 dicembre 2010


"For seven years I dwelt

In the loose palace of exile,

Playing strange games

With the girls of the island.

Now I have come again

To the land of the fair, & the strong, & the wise.

Brothers & sisters of the pale forest

O children of Night

Who among you will run with the hunt? /

Now Night arrives with her purple legion.

Retire now to your tents & to your dreams.

Tomorrow we enter the town of my birth.

I want to be ready.

Traduzione:

Per sette anni ho abitato

nel perduto palazzo dell’esilio

giocando strani giochi

con le ragazze dell’isola.

Ora sono tornato ancora

alla terra del saggio e del giusto e del forte,

Fratelli e sorelle della pallida foresta

O bambini della notte

Chi fra voi correrà alla caccia?

Ritiratevi adesso nelle vostre tende, nei vostri sogni.

Domani entreremo nella città della mia nascita.

Io voglio essere pronto.

Un avviso ai naviganti di Ernst Jünger

lunedì 6 dicembre 2010

Il mondo storico in cui ci troviamo ricorda una nave che si muove velocemente mostrando ora il lato del comfort, ora quello del terrore. Di volta in volta essa è Titanic o Leviatano. E poiché il movimento tiene avvinto a lo sguardo, la maggior parte dei passeggeri ignora di trovarsi al tempo stesso in un regno in cui domina la quiete perfetta. Il secondo di questi regni è a tal punto superiore al primo che sembra contenere quest'ultimo in come fosse un giocattolo, una delle tanti possibili manifestazioni, così tante che di esse non si riesce neanche a tenere il conto. Il secondo regno è il porto, il paese natio, la pace e la sicurezza che ciascuno porta dentro di sé. Noi lo chiamiamo bosco.

***
traduzione F.Bovoli- da Trattato del ribelle- Ernst Jünger

Per quanto sta in te - una poesia di Costantinos Kavafis

giovedì 2 dicembre 2010

E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole e in un via vai frenetico.

Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.

***
Traduzione di Nelo Risi e Margherita Dalmàti