Una poesia di Ewa Lipska

sabato 29 giugno 2019






Eclisse di luna

La prima frase. Immobile lucertola
nelle cave di pietra della stanza.
Mal di testa.  Vuoto impagliato, imbottito.
Non si ode nessuna idea.

Guardo attraverso un binocolo grigie fibre di carta.
Il ricattatore sta già aspettando davanti alla porta.
Nello stesso momento Hölderlin  
viene colpito da una attacco di furia. Mi chino

sul punto. Interpunzione funebre.
Isola nera con la gola serrata del golfo.
Osservo l’eclisse di luna.
Il resto lo devo ripensare.
***

da “Poesia” numero 349, FONDAZIONE POESIA Onlus –  Ewa Lipska- traduzione di Marco Bruno




2 commenti:

Maria ha detto...

La leggo solo stasera, casualmente durante un'eclisse di luna.

Ettore Fobo ha detto...





Bella coincidenza, Maria.