Television: the drug of the nation

sabato 25 luglio 2020


"Do you know we are ruled by Tv?"

Jim Morrison

La televisione è quel blob escrementizio o se vogliamo quell’escrescenza tumorale del pensiero unico collettivo tribale.  Questo pensiero  mi coglie improvviso: scarica di consapevolezza nelle vene cablate del vuoto.

 La televisione, questa agorà virtuale in cui più nessuno parla al proprio orecchio ma ciascuno rimesta nel torbido e nella melassa dei luoghi comuni che puntellano la propria identità fantasma. La televisione è il non luogo in cui siamo da tempo immersi, è la realtà di chi vive realmente come propri i sogni della Macchina del Consumo, cioè tutti, me compreso.

Ettore Fobo

4 commenti:

Humani Instrumenta Victus ha detto...

Un mezzo probabilmente del tutto inutilizzabile a fini emancipativi. Quella a colori arrivò in Italia durante gli anni del riflusso, e certamente contribuì a quella catastrofica privatizzazione delle coscienze oggi visibilissima.

Ettore Fobo ha detto...

@Humachina

Ne ho sempre diffidato. Oggi penso sia un mezzo buono per una narcosi in ospizio e, con Debord, che lo spettacolo sia solo il monologo apologetico del sistema produttivo e dei suoi disvalori di massa.

Maria ha detto...

Di recente un amico mi raccontava che nella sua famiglia non si sta mai senza aver la tv accesa di sottofondo. Non importa se si guardi o meno, serve come rumore di fondo. E quando lui ha provato a stare in una casa senza tv - guardacaso - ha sentito che non riusciva a starci, c'era troppo silenzio.

Saprai gia' che son d'accordo con la tua visione...ma il mio istinto e' risponderti con questa canzone https://www.youtube.com/watch?v=r5yRXiIX8IA Le cose, le esperienze, le persone speciali esistono. Certo non si trovano in via del Corso, ne' in tv... e per fortuna qui i pensieri non sono in offerta!
Mari

Ettore Fobo ha detto...


Sì, Maria, indubbiamente le persone speciali esistono. E resistono a questo clima di generale avvilimento e omologazione forzata.