Una poesia degli indiani Omaha

domenica 3 aprile 2022

 



Rituale delle forze cosmiche

 Verso la parte dove nasce il sole

È raccolta gente di ogni tipo

E grandi animali di ogni tipo

Proprio raccolti tutti insieme, come gente.

Anche gli insetti di ogni genere,

Proprio raccolti là, tutti insieme

Da quali mezzi  o modi non sappiamo

Veramente, uno solo di tutti questi

Era il più grande,

ispirante tutti i pensieri,

La grande roccia bianca,

che si erge tanto alta come i cieli.

Avvolta nella nebbia,

Proprio alta come i cieli.

Così i miei piccoli parleranno di me,

Tanto a lungo quanto viaggeranno  sul sentiero della vita,

Così essi parleranno di me

 

Tali erano le parole, è stato detto.

Poi prossimo della fila

Tu, maschio della gru, stavi

Col tuo lungo becco

E il tuo collo, lungo più di tutti,

Là, col tuo becco tu colpisti la terra.

 

Questa sarà la leggenda

Del popolo antico, del popolo rosso

Così ai miei piccoli parleranno di me.

Poi nella fila stava il maschio

Del lupo grigio, il cui urlo

Sebbene emesso senza sforzo, faceva veramente

Tremare la terra,

tremare anche la stalla di terra.

Tale sarà la leggenda del popolo.

 

Poi nella fila stava Hega,  la poiana,

Con il suo collo rosso.

Stava con calma, le grandi al spiegate,

lasciando che il calore del sole raddrizzasse le sue penne.

Lentamente mosse le ali,

poi si lanciò in avanti, benché con sforzo,

Dispiegando così una potenza  (dono di Wakonda)

Che spesso raccontano i vecchi nei loro discorsi.

***

Da “ Canti degli indiani d’America” – a cura di Silvio Zavatti – Newton Compton Editori - 1977

 

2 commenti:

Maria ha detto...

RIGENERANTE. Grazie per la condivisione e un caro saluto
Mari

Ettore Fobo ha detto...

Un caro saluto a te,Maria