Chiude "La scuola dei cadaveri"

martedì 28 giugno 2011


Ora che Daniz ha deciso di cancellare il suo blog "La scuola dei cadaveri" mi sento di dire, e non penso di stare esagerando, che la blogosfera diventa più povera. In questi pochi mesi in cui ho seguito il blog, infatti, mi sono imbattuto in una delle scritture più intense, stranite e stranianti, che mi è capitato di leggere on line.

Un gioco stilistico, anche fastidioso, intelligentemente cattivo, scabro ma con le sue belle piroette e le sue sacrosante pernacchie. Ed è un peccato che non potremo accedere più a esse. Ma, anche se dolorosa, è bella la scelta radicale di Daniz, che spero però abbia una copia delle sue creazioni. Ecco, scrivo queste poche righe e non vi nascondo una certa emozione. Lascerò per un po’ il link, come testimonianza di un passaggio e paesaggio non comune.

Comunque, complimenti, Daniz, la tua è stata un’operazione artistica, e come tale, giustamente, votata all’effimero.

6 commenti:

lazard ha detto...

caro Ettore, il tuo blog resta nel mio elenco preferiti e come tale continuerò a seguirti.
Chissà se un giorno non capiterò ad uno degli incontri di lettura. è molto probabile. davvero.

Ti ringrazio del post che mi torce il cuoriciottolo bene bene, come una pinza.
peccato che io sia flemmatico e raramente andassi a fare scouting tra i blog: ti ho scoperto tardi, cazzo. ero troppo impegnato a far niente.
le nostre figure, poi, lo sai, camminano come pupazzi di nebbia, beati quelli che credono d'avere afferrato quale materia... quale massa... è brutto diventare col tempo fantasmi, ma ancor peggio forse non lasciare quel brivido di scimmia scivolosa e folta che ci vuole per farci un po' contenti.
se t'ho fatto contento, sono contento.

Ancora grazie,
(se metto su strada un'altra macchina cadaverica sarai tra i primissimi a saperlo).

ciao Ettore a presto

Ettore Fobo ha detto...

Davvero, spero che tu abbia conservato in archivio ciò che hai scritto. Sono contento di sapere che (forse) stai macchinando altro. Fatti sentire e, soprattutto, continua a scrivere.

giacy.nta ha detto...

Non sono stata una lettrice assidua del blog di Daniz, non per cattiva volontà o perchè non lo trovassi di mio gusto, ma per mancanza di tempo utile. Mi ripromettevo comunque di farlo, perchè mi incuriosiva la sua scrittura ed il suo modo di porsi. Spero in un'altra macchina sulla pista...
Un caro saluto a te e a Daniz

Ettore Fobo ha detto...

Sono sicuro che Daniz ci regalerà di nuovo qualcosa, prima o poi. Un caro saluto anche a te Giacinta.

-- ha detto...

Di povertà qui, in questa 'terra' marcia per metà, ce n'è a iosa, e non serve neanche inorridirsi di fronte alla bestialità che ormai batte su di un callo. Ho scoperto con ritardo la sua scuola, e mi rammarico. Ci vuol fegato a ridurre a niente due anni di fatiche e il Daniz ne ha.
Qualcosa ho imparato da lui.

Ettore Fobo ha detto...

Hai ragione, Discepolo. Ci vuole fegato e zucca salata. Però, forse, nel rimpianto di ciò che si è perso, questo è l’inizio di una piccola leggenda, inter nos.