sabato 29 ottobre 2011
puramente umano nel sussulto inzaccherato
di tremila ferite, milioni di scalfitture.
Non dormire in questo suono profondo
di eucalipti già toccati dal vento,
fra le loro gambe c’è un segreto
che cogliere bisogna, e poi morirne.
Non dormire fra le spighe della parola io,
nell'aria c’è un richiamo di nevischio,
che incendia brillantezza e impiega
l’energia segreta e dimentica del vento.
Non dormire in questo lampo immaginario
di versi filati da una moira e da un drago,
svegliati, è giunto il momento di partire
per la terra dove si può ricominciare.
Aspetta, non dormire,
in quest’alba livida di mondo,
sotto la luce di questo neon
non lasciare il pentimento,
aggrappati al disprezzo,
sei un uomo, ergiti
contro il festoso inizio
di questa fine del mondo,
liquida ogni delusione,
spara il tuo seme mentale.
Non soffocare Orfeo nel suono del tamburo
crea anche la forma che ti uccide,
quella che ti celebra, gioca
con tutte le deformità della mente,
e ozia dormi dimentica respira.
Ettore Fobo
8 commenti:
capito per caso, bel blog, spero che passi nel mio. http://www.gapemotivo.splinder.com
Ciao grazie, passerò a vedere il tuo blog.
Bellissima poesia.
Soprattutto il finale è stupendo!
A stare in germania a volte mi dimentico di quanto possa essere bella la nostra lingua.
Sei veramente bravo.
Grazie!
Elena
ps il sito per comperareil libro non usa la carta di credito? ci avrei fatto un pensiero ma non uso paypal o bonifici per l'online
Grazie, Elena. Non so perché non sia possibile acquistare con la carta di credito, mi dispiace. Il libro può essere però acquistato su altre librerie on line, per esempio Ibs.
Come sempre immagini e parole che svelano il segreto della poesia: l'evocazione.
Logos
Evocazione rituale, rituale d'evocazione.
Ciao Logos.
Trovo molto forte l'allocuzione diretta. Dà ancora più sostanza a questi versi già densi.
Sai, l'ho letta con in sottofondo uno dei brani del mio ipod( The lake ) :-)
Anch'io leggo spesso con sottofondo musicale, tranne con musica italiana che mi distrae. Grazie del commento Giacinta, un saluto.
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