sabato 28 maggio 2016
[…]
Eccoli qui prossimi a maturare,
questi frutti di un’altra riva. “Sole dell’essere, nascondimi” – parola del
fuggiasco. E dirà chi l’avrà visto passare: chi fu quest’uomo e quale la sua casa? Andava solo nel fuoco
del giorno delle notti la porpora a mostrare?… Sole dell’essere, Principe e
Maestro! le opere nostre sono sparse, i compiti senza onore, le messi senza
mietitura: la legatrice di covoni attende al fondo della sera. Eccoli qui tinti
del nostro sangue, questi frutti di tempestosa sorte.
Con il suo passo di legatrice di
covoni la vita se ne va senza odio e senza ricompensa.
1972
Saint-John Perse
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Traduzione di Giorgio Cittadini, da “Poesia” numero 315 – maggio 2016 –
Fondazione Poesia Onlus – Crocetti
Editore
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