giovedì 25 aprile 2019
Quelle che seguono sono le parole che Umberto Eco pronunciò
verso la fine di un discorso tenuto nel 1995 in un ateneo statunitense:
«L’Ur-Fascismo è ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili. Sarebbe
così confortevole, per noi, se qualcuno si affacciasse sulla scena del mondo e
dicesse “Voglio riaprire Auschwitz, voglio che le camicie nere sfilino ancora
in parata sulle piazze italiane!”. Ahimè, la vita non è così facile. L’Ur-Fascismo
può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere è
smascherarlo e di puntare l’indice su ognuna delle sue nuove forme – ogni
giorno, in ogni parte del mondo. […] Libertà
e liberazione sono un compito che non finisce mai. Che sia questo il nostro
motto: “Non dimenticate.”»
***
da “Il fascismo eterno”- Umberto Eco – La nave di Teseo –
ottobre 2018
6 commenti:
Come si può non essere d'accordo!
@Pino
Brano esemplare, nella sua chiarezza e semplicità.
E invece c'è sempre chi banalizza e minimizza.
Gente parecchio in malafede,Euridice.
da tenere sempre a mente, quando vedi i rigurgiti dalle fogne e, anche, quando vedi che molti non si accorgono della metamorfosi dei topi e del sistema fascista
Esatto, zoon. Non basta tenere gli occhi aperti bisogna essere sensibili alle metamorfosi in atto dei dispositivi neofascisti.
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