mercoledì 12 agosto 2009
Scorra le terre e navighi per un mare remoto,
sotto un clima di fiamma o sotto un sole gelido,
accolito di Cristo o a Citera devoto,
Creso ardente o pitocco tenebroso e famelico,
villico,cittadino, in movimento, immoto,
posi inerte il suo piccolo cervello o pulsi anelo,
ovunque l'uomo prova sgomento dell'ignoto,
e con occhio che trema solleva il capo al Cielo.
Lassù, il Cielo! Incombente tetto sulla sua testa
volta d'opera buffa illuminata a festa,
dove ogni istrione calca un sanguinoso suolo;
amico ai pazzi asceti,contro gli empi feroce,
il Cielo ! Atro coperchio dell'immenso paiuolo
dove, infinita e minima, l'Umanità si cuoce.
1 commenti:
Ciao, caro! Passa da me a ritirare un premio (pubblico il post in giornata)!
Un bacione
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