Una poesia di Louise Glück

giovedì 8 ottobre 2020

 
 


La stella della sera

Questa sera, per la prima volta in molti anni,

mi è apparsa di nuovo

una visione dello splendore della terra;

 

nel cielo del crepuscolo

la prima stella sembrava

crescere in luminosità

mentre la terra si oscurava

 

finché in ultimo non poté essere più scura.

E la luce, che era la luce della morte,

sembrava restituire alla terra

 

il suo potere di consolare. Non c’era

nessuna altra stella. Solo quella

di cui conoscevo il nome

 

perché nella mia altra vita le feci

torto: Venere,

stella del crepuscolo,

 

a te dedico

la mia visione, perché su questa superficie vuota

 

hai gettato luce sufficiente

per rendere il mio pensiero

visibile nuovamente.

 

***

 

da “Poesia” numero 357- Louise Glück- traduzione Massimo Bacigalupo- marzo 2020

2 commenti:

Maria ha detto...

Bella...al punto che non si sa piu' se sia il pianeta o la poetessa a darci una visione dello splendore della terra...

Ettore Fobo ha detto...


È esattamente questo, Maria, la poesia come potenza sovrana e impersonale.