Gottfried Benn

mercoledì 29 dicembre 2021



“Già fra i centocinquanta geni  dell’Occidente troviamo cinquanta casi di tendenze omoerotiche e istinti deviati, legioni di consumatori di droghe, i celibi e senza figli sono la regola, alta la percentuale di storpi e degenerati, ovunque ci si accosti all’ elemento produttivo, esso è intessuto di anomalie, stigmate, parossismi. Naturalmente esistono anche Goethe e Rubens, ricchi, stabili, quasi mai assunto alcol né droghe, si volesse mai immaginare gli dei: eccoli, ma loro sono un’eccezione, è un’evidenza dimostrata, un’evidenza statistica, che l’arte degli ultimi cinque secoli è stata,  in massima parte, l’arte potenziata di psicopatici, alcolizzati, disadattati, vagabondi, di casa negli ospizi di mendicità, nevrotici, pervertiti, con le orecchie ad ansa – questa fu la loro vita e i loro busti si ergono nell’abbazia di Westminster e al Pantheon, e al di sopra dell’uno e dell’altro si ergono le loro opere: perfette, eterne, fioritura e fulgore del mondo.”

 

da “Doppia vita” - Gottfried Benn- traduzione Amelia Valtolina – ottobre 2021 - Adelphi

 

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