Una poesia di Emily Dickinson

mercoledì 6 aprile 2011


Non sono a casa mia - quaggiù-
e neppure lo sarò ne cieli
Io so – mai avrò una casa-
Non mi piace il paradiso –

Perché ogni giorno è domenica
e non c’è mai una pausa –
e com’è opprimente l’eden
nei brillanti pomeriggi di mercoledì –

Se almeno uscisse per visite – Dio –
o schiacciasse un pisolino –
così da non vederci –
ma dicono sia come un telescopio

che perenne ci scruta –
E vorrei scappare via da Lui
dallo Spirito Santo e da tutto quanto –
Ma c’è il “Giorno del Giudizio”!
(413)

***

Da Faccia a faccia con Dio – Emily Dickinson – traduzione Chiara Campomori

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Meravigliosa questa poesia!
Reputo la Dickinson il più grande poeta di tutti i tempi. O la più grande. Perché è una grande anima che si affaccia sul mondo e ci gioca dentro e giudica come muoversi e se muoversi.E' una bambina adulta che descrive con maestria l'universo dei grandi e mette a posto le cosmologie secondo i propri capricci. Ma i propri capricci sono più saggi dei saggi dei filosofi.
Ciao
Massimo

Ettore Fobo ha detto...

Sì, Emily Dickinson è straordinaria. Per le poesie e per la vita schiva.Bella l'espressione "mette a posto le cosmologie secondo i propri capricci", vera ed azzeccata. Un saluto Massimo.