lunedì 29 giugno 2009
“ Il mondo ha iniziato la sua fine. La sola ragione per cui esso potrebbe durare è il fatto di esistere… Ma non è nelle istituzioni politiche in particolare che si manifesterà la rovina universale…Sarà nello svilimento dei cuori… Allora quello che assomiglierà alla virtù- che dico- tutto quello che non sarà ardore per Pluto sarà considerato immensamente risibile…Quanto a me, che sento in me talvolta il ridicolo di un profeta, so che non troverò mai la carità di un medico… sono come un uomo esausto, il cui occhio, dietro di sé negli anni profondi non vede che disillusione e amarezza, e davanti a sé una tempesta in cui non vi è nulla, né insegnamento, né dolore. Quella sera in cui quest’uomo ha rubato al destino qualche ora di piacere, cullato nella sua digestione,dimentico, per quanto possibile, del passato, contento del presente e rassegnato al futuro, inebriato dal suo sangue freddo e dal suo dandysmo, fiero di non essere tanto in basso come quelli che passano , egli si dice, contemplando il fumo del suo sigaro: Che m’importa dove vadano queste coscienze ?Credo di essere scivolato in quello che gli uomini del mestiere chiamano un fuori programma. Tuttavia lascerò queste pagine ,perché voglio dare una data alla mia collera”.
(traduzione Franco Rella)
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