mercoledì 3 giugno 2009
Sei ore così per pochi franchi.
Ventre tette e culo alla luce della finestra,
mi succhia via il colore. Ancora un po' a destra,
Madame. E prova a star ferma.
Sarò rappresentata analiticamente e appesa
in musei importanti. I borghesi rimarranno di stucco
davanti a un 'immagine così di una puttana di fiume.La
chiamano Arte.
Sarà. Lui si preoccupa del volume dello spazio.
Io del prossimo pasto. Stai dimagrendo,
Madame, così non va bene. I miei seni sono
un po' calati, lo studio è freddo. Nei fondi del tè
vedo la Regina d'Inghilterra che osserva
le mie forme. Magnifica, mormora
passando oltre. Mi viene da ridere. Lui si chiama
Georges*. Mi dicono che sia un genio.
Certe volte non riesce a concentrarsi
e si indurisce al mio calore.
Mi possiede sulla tela mentre affonda il pennello
più volte nei pastelli. Che piccolo uomo,
non hai soldi per le arti che vendo io.
Tutti e due poveri, ci guadagniamo il pane come possiamo.
Gli chiedo perché lo fai ?Perché
devo. Non c'è altra scelta. Basta chiacchiere.
Il mio sorriso lo confonde. Questi artisti
si prendono troppo sul serio. Di notte mi sazio
di vino e ballo attorno alle sbarre. Quando è finito
me lo mostra orgoglioso, s'accende una sigaretta. Dico
dodici franchi e prendo lo scialle. Non sembro neppure io.
* Si tratta di Georges Braque.
(traduzione di Bernardino Nera, pubblicata sul numero di Giugno della rivista Poesia)
2 commenti:
Vorrei comunicare al Sig. Ettore Fobo che in base a criteri di correttezza, etica professionale e trasparenza è doveroso citare sempre la fonte da cui è stata tratta la versione tradotta in italiano della poesia della Duffy che ha pubblicato nel blog. Poichè lo scrivente è l'autore della traduzione (e non come si potrebbe erroneamente presumere il medesimo Sig. Fobo, visto che in calce alla trduzione non ci sono indicazioni specifiche), si ritiene opportuno precisare quanto segue:
--la poesia "Nudo di donna in posa" di Carol Ann Duffy pubblicata nel blog è stata tradotta da Bernardino Nera;
--la suddetta traduzione compare nel numero di giugno (n. 239) della rivista Poesia edita da Crocetti. Ritengo pertanto che sia indispensabile, anche per la sua dignità e serietà professionale, inserire nel blog queste precisazioni. Distinti saluti Bernardino Nera
Non era mia intenzione attribuirmi nulla, è stata semplicemente una svista, cui avrei comunque rimediato.Non era necessario tirare in ballo nessuna dignità professionale, bastava la segnalazione.In ogni caso mi scuso. Distinti saluti
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