mercoledì 2 febbraio 2011
" E' superfluo che arrivi un commendatore a redarguirlo. Don Giovanni è già di ritorno dal suo stesso inferno. E' già fuori dall'inferno. E' già il Lazzaro di se stesso,' tornato a dirti tutto'.
Don Giovanni non sopporta una 'chiave di lettura'. E' la 'chiave di lettura' gettata in mare. "
Don Giovanni non sopporta una 'chiave di lettura'. E' la 'chiave di lettura' gettata in mare. "
4 commenti:
Però, almeno secondo Mozart, ha una certa paura di tornarci, all'inferno.
Innanzitutto, mi congratulo con te per i tuoi ultimi scritti pubblicati sul blog: Il rimorso e Il bandito/1. Sono perfetti. Per quanto riguarda questo estratto di C.B a me interessa soprattutto l’ultima frase: "E’ la chiave di lettura gettata in mare."
Ogni sforzo critico nel caso di Carmelo è destinato a fallire, se non riconosce la sua propria inutilità, per lo più sovraccarica di patologica “comprensione del testo”, che nel suo caso è sempre costantemente stracciato. Ciao Yanez
Grazie, mi lusinghi. A ripensarci, l'immagine della "chiave di lettura gettata in mare" è molto suggestiva. A dispetto del comune senso dell'espressione, secondo il quale la chiave serve ad aprire il testo, questa frase allude a una chiusura definitiva, come "sbattilo dentro e getta via la chiave".
Sì,ti giro alcuni versi di Eliot, tratti da La terra desolata: Noi pensiamo alla chiave, ognuno nella sua prigione/ E pensando alla chiave, ognuno conferma una prigione/
Così una volta dimenticata la chiave, scompare anche la prigione. Almeno per noi. Chi ama le prigioni, perché solo così si sente sicuro, per quel che mi riguarda, può rimanerci pure all’infinito.
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