Giacomo Leopardi

sabato 25 maggio 2019






Giacomo Leopardi è stato un esperimento in laboratorio del padre Monaldo, come allevare in serra una rosa pregiatissima o distillare un profumo incantevole per creature del tutto angeliche. Ma l’insopprimibile fondo insurrezionale dell’animo umano ha prodotto un pensatore scomodo, duro, solitario. Una chiaroveggenza dolcissima e aspra.  Tutt’altro che una rosa inoffensiva ma un vero roseto in fiamme, pulsante di tutte le contraddizioni dell’universo dei mortali.

Una poesia di Paul Celan

sabato 18 maggio 2019




Spiaggia bretone

Riunito è tutto ciò che vedemmo,
a prender congedo da te e da me:
il mare, che scagliò notti alla nostra spiaggia,
la sabbia, che con noi l’attraversò di volo,
l’erica rugginosa lassù,
tra cui ci accadde il mondo.

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da “ Di soglia in soglia” – Paul Celan – traduzione  e cura di Giuseppe Bevilacqua –  Einaudi

Verità relative

sabato 11 maggio 2019



 I preti odiano il relativismo culturale. Bella scoperta! Odiano ciò che  li condanna all’oblio. In  un sistema pluralistico la loro presunzione di una Verità universale, assoluta ed egemone va in mille, sacrosanti, pezzi. Le divinità si moltiplicano. Un dio vale l’altro. Si finisce per adorare l’asino,  come in Così parlò Zarathustra. Una civiltà perde il suo assetto, va in crisi, conosce la mestizia del suo epilogo, disconosce le sue fondamenta, evoca e invoca i nemici che la piegheranno definitivamente.

La conversazione

sabato 4 maggio 2019



La  conversazione è diversa dalla chiacchiera. Può dirsi tale un discorso se esso fa fuoriuscire non un conflitto di idee o opinioni ma lo spirito del tempo, la verità che tutti condividono, senza saperlo, ciò che ci forgia nel profondo. Perché la verità del tempo è qualcosa che si subisce o un liquido amniotico in cui i nostri cervelli sono immersi. È il nostro ambiente, che riconosciamo subito come la sintesi dei nostri pensieri. La conversazione deve fare da levatrice a questa verità condivisibile. Ma lo spirito del tempo non è una congerie di luoghi comuni, è intuizione dell’essere profondo. Il resto,  che chiacchiera, si scontra e ambisce alla rissa verbale. Ci si difende dalla chiacchiera solo con il silenzio che ci estrania. La conversazione vuole un pensiero oggettivo,  dove il soggetto si sgretola e la verità lo inonda come un  mare.