Premio “I Colori dell’Anima” 2019

giovedì 26 settembre 2019



Sabato 28 settembre si terrà a Savona la cerimonia di premiazione del Premio di poesia “I Colori dell’Anima”, giunto quest’anno alla settima edizione. Si svolgerà nella Sala Città dei Papi, in via dei Mille 4 dalle ore 18. Io riceverò il Premio Speciale della Giuria,  formata da Luca Archibugi,  Giuseppe Conte, Angelo Tonelli. Sarò premiato nella sezione B, Insieme di poesie. Leggerò alcuni dei testi premiati.

Ettore Fobo

Aforisma eracliteo

sabato 21 settembre 2019



Trapassato dal silenzio si accorse di venerare un tempo che non aveva mai vissuto. Raggelata intensità della nostalgia, dove chi sperimenta il ritorno conosce, lui solo sì, la beatitudine del divenire. Perché non ci si bagna due volte nello stesso fiume,  chi torna conosce la metamorfosi  dello sguardo. Si torna sempre dove non si è mai stati e in questo paradosso l’insolubile ci scruta dal fondo del tempo.

Nuove connessioni

sabato 14 settembre 2019




Per me citare Eliot o Pound, bevendo un tè verde  come nei romanzi di Henry James,  sarà sempre il massimo del glamour in ambienti troppo raffinati per essere veri (tutto è sordido e céliniano, artaudiano,  l’umano schizoide)  e in ogni caso l’invenzione della scrittura precede di svariati millenni l’astronave della mia balbuzie: un  qualsiasi computer quantistico  celebrerà la nuova aurora, per un linguaggio stavolta, realmente,  battezzato nell’ignoto, e magari anche a breve sì  ma su altri schermi.  

Altre connessioni legheranno lo sguardo dell’umano a nuovamente antiche ibridazioni,  alle congelate ebrezze di un Minotauro, per esempio, alle voragini sensoriali di un pipistrello o di un’ Afrodite contemporanea,  alle vicende oceaniche  di uno squalo lautréamontiano o  di una rockstar morta cent’anni prima, all’ardente passione di un maestro del Rinascimento o alla violenza cieca di Jack lo Squartatore, perché non c’è limite nel sadismo. Fremeremo magari  come una primula al vento, avremo visioni, con i nostri frammenti edificheremo un nuovo sguardo.  Tutto verrà fuso nel crogiuolo dell’algoritmo e la fantascienza sarà il nuovo realismo.

Sapremo cosa significa essere un rettile nel deserto messicano e la pompa di benzina vista da Hopper sarà un’esperienza quotidiana di chiunque  avrà accesso al pensiero, cioè al Potere.  Ci saranno le droghe giuste, gli strumenti tecnologici e complicate manipolazioni genetiche potenzieranno alcune menti fino al concepimento di una narrazione postumana e postcristiana. Eccomi qui a  tramare ipotesi per un futuro che so già consegnato all’oblio e che comunque non mi riguarderà. A meno che l’immortalità si riveli qualcosa di più di un sogno informatico e sia la coscienza  a dilatarsi all’infinito perché a un corpo senza morte e senza vecchiaia io non credo. Qui ci vorrebbe l’emoticon di una faccina triste.

E il deserto della distopia,  intanto,  avanza. Quello sì è certo, ci tocca già ora in sorte. Toccherà  a Entropia infine,  come al solito,  scrivere l’ epitaffio. Fortuna che un po’ prima  verrà Delirio a scriverci sopra un pezzo rock d’antan e a farci contenti.