Verso l’ignoto (Dioniso contro Edipo)

domenica 24 novembre 2019





I

Nietzsche libera Dioniso dalle segrete in cui il Cristianesimo l’aveva cacciato. Freud, con la storia di Edipo, lo rimette in catene. La Famiglia è questa catena. Per questo l’ uomo moderno è un Penteo senza testa che vaga nella micidiale solitudine di un recluso sul fondo dell’abisso, la cui mente è un epifenomeno, un’onda  che frange l’immenso mare del nulla. Senza Dio e senza io, dove arranca il suo sguardo? Verso quale orizzonte velato d’ignoto?

II

“L’uomo è qualcosa che deve essere superato”. Questa frase di Nietzsche non ha ancora rivelato tutta la sua potenza di rivelazione. Ne intuisco oscuramente la modernità sconcertante, modernità  che si accrescerà  nei prossimi decenni,  in cui la fisica quantistica, la biologia molecolare, la genetica, l’informatica… cambieranno radicalmente il nostro modo di intendere il Tempo, di conoscere e di vivere, cambieranno radicalmente  financo quella cosa sempre meno solida e sempre più fluttuante che chiamiamo Realtà. Il Postumano, in una parola,  con tutti i suoi sottintesi quantistici e impensabili.