Primo comunicato mitorealista

venerdì 27 dicembre 2024



“Ma l’eroe non teme la catastrofe/finché imperversano le sue chimere. “

Aleksandr Blok

 

Il Mitorealismo del Sottosuolo esce in piccola parte fuori dalla sua originaria e indistruttibile clandestinità. Ciò avviene nel nascondiglio metafisico del blog Humachina: Mitorealisti e Humachinisti sono allineati sulla stessa fune tesa e arsa sul precipizio; perciò si cammina in bilico e sul fuoco. Salutiamo nel collettivo Humachina una forza di dissipazione stirneriana dei Significati ordinari e gregari. Bisogna allevare una visione del mondo e non continuare ad alimentare con le nostre idee e le nostre credenze la visione che il mondo ha di noi. Siamo ancora all’ABC di questo crepuscolo. Leviamo l’ancora e salpiamo cantando al nostro orecchio, sicuri di saltare in aria della nostra stessa mina.

Ettore Fobo e il Laboratorio Mitorealista

Le poesie hanno i lupi dentro - video

mercoledì 25 dicembre 2024



Ho postato su YouTube il video della mia lettura del 28 Novembre nel Centro Sociale Eterotopia, scorporato in quattro spezzoni per ragioni di formato. Il video è realizzato da Daniele Garioni. Leggo il poemetto in versi e prosa “Le poesie hanno i lupi dentro - atti e incantesimi di poesia mitorealista.”. Eccovi il link. Naturalmente buon Natale a tutti voi.

Ettore Fobo

"Sotto una luna in polvere": motivazioni del Premio Internazionale Città di Sarzana

sabato 21 dicembre 2024

 



Pubblico qui sotto le motivazioni del Premio Sarzana. Come commento mi limito a dire che è emozionante ricevere una critica così accurata e sentita. “Sotto una luna in polvere” è uscito nel maggio del 2010. Si tratta dunque di un’attesa durata più di 14 anni. Ciò rende la critica ancora più preziosa.

Ettore Fobo

 

“La raccolta attraversa 18 anni di fervore poetico (1992-2009), dove sibilano aliti di morte senza gloria, immagine livide e funeree, la fuga dall'assalto di insensati perché ripetuti naufragi esistenziali. Notti lunari avvolgono il male che strozza il respiro, recide le attese, fagocita il cambiamento. Con stelle inutilmente accese sul vuoto, una luce opaca effonde stregonerie, il tormento divampa e blasfemo dissacra la presenza di qualunque Dio. Nelle scenografie spettrali, tutto resta ignoto, nel movimento di una natura ostile, dove anche l'apparizione femminile, goccia illusoria d'amore, richiamo d'eros, resta punto di rottura insufficiente. Vuoto e nulla dominano questa raccolta.

«La voragine degli anni / che si disfano in bisbigli/ .../io sento divenuta la ferita/della caducità, ma il seducente/ nulla della vita si rivela, / nel verso di un poeta/ ammaliante chiarore di candela.»”

Giuria del Premio Internazionale Città di Sarzana

Premio Internazionale Città di Sarzana 2024

lunedì 16 dicembre 2024

 



Sabato 14 dicembre, nella splendida cornice del Teatro degli Impavidi di Sarzana, si è svolta la cerimonia finale del Premio Internazionale Città di Sarzana, dove mi sono classificato al primo posto nella sezione poesia edita con la mia raccolta “Sotto una luna in polvere” (Kipple Officina Libraria, 2010). Gioia pura che mi piace ora condividere con voi. Presto pubblicherò  anche le motivazioni del Premio in cui si manifesta una rara sensibilità critica che mi onora grandemente. Ringrazio di cuore la Giuria, orgoglioso di aver partecipato a quest’evento di grande spessore culturale, insieme ad alcuni dei protagonisti -  spesso nascosti se non invisibili - della scena letteraria contemporanea.

Ettore Fobo

Una poesia di Clarice Lispector

venerdì 6 dicembre 2024





Non capire

Non capisco. È una cosa così vasta che supera ogni comprensione.
Capire è sempre limitato.
Ma non capire può non avere confini.
Sento che sono molto più completa quando non capisco.
Non capire, per come la vedo io, è un dono.
Non capire, non come un animo sempliciotto.
Il bello è essere intelligenti e non capire.
Si tratta di una strana benedizione,
come essere pazza senza esserlo affatto.
È un mite disinteresse, una dolce stupidezza.
Solo che di tanto in tanto arriva l’inquietudine:
voglio capire un po’. Non troppo:
ma almeno capire
che non capisco.

 

***

poesia di Clarice Lispector tradotta da Emilio Capaccio