Bar marino- Antonin Artaud da" Poesie della crudeltà"

giovedì 26 febbraio 2009


a Roland Tual

L’ora in cui il nocchiero picchia sul suo bastardo
Marinai perduti in un sogno di bruma
Fanno rosseggiare la loro pipa sulla soglia del piccolo bar.
I panettieri stanno infornando pani di luna
E io sotto la rugiada che cade dalla coffa,
Dal grande soffitto imbottito di onischi aspiro
Tutto un carico di stelle in ritardo.
E quella di Gaspard,
Gaspard che si è installato sul fondo della conchiglia,
Ha preso l’ultimo treno, dormito fino al mattino
E tutto il porto è vagato fra le sue mani.
La regina che voleva salvarmi dal naufragio
Tendeva le sue orecchie al canto di una conchiglia
Quando il brigantino cannoneggiò di primo mattino.

(traduzione di Pasquale Di Palmo)