Una poesia di Durs Grünbein

giovedì 5 settembre 2024

 






Vuoto interiore

Ogni qualvolta mi manca l’ispirazione, scrivo una fuga,
dice Giuseppe Verdi. E Čajkovskij cosa fa?
Io penso al mio onorario. E ne cavo fuori note.

Ogni qualvolta manca a me l’ispirazione, lavo i piatti,
Lavo, rilavo, lucido le stoviglie, pulisco i bicchieri,
meglio se con un bordo di rossetto. Intanto ripenso
alle donne della serata. Le più intelligenti.
Mi metto dalla loro parte. Indugio un bel po' sul balcone,
tengo alto lo strofinaccio, bandiera bianca, meditando
su da dove venga mai l’ispirazione. Oppure ascolto Satie –
sinfonia della città demente. Sono in modalità ricezione.

La mia mente è un calice di cognac, L’ultima goccia
evapora allo spuntare del sole. È come se non avessi mai
scritto un solo verso. O meglio: li ho scordati tutti.



*** da “Le parole non dormono”- Durs Grünbein – traduzione Valentina Di Rosa- Crocetti editore- febbraio 2023

0 commenti: