martedì 16 gennaio 2018
“Dovremo accettare il fatto che le parole possiedono
un’esistenza latente che opera come incantesimo su individui regolati in
sintonia e li mette in condizione di trasmettere questo incantesimo. Questo mi
sembra il mistero ultimo davanti al quale la nostra coscienza sempre desta,
totalmente analizzata, interrotta solo da trances
occasionali, avverte il proprio
limite. “
Gottfried Benn
da “Lo smalto sul nulla” – Gottfried Benn - a cura di Luciano Zagari - Adelphi – seconda edizione aprile 2013
4 commenti:
Anni fa lessi "Morgue". Una specie di Georg Grosz in versi. Apprezzai molto.
@Humani Instrumenta Victus
“Morgue” è uno splendido libro. In questo blog puoi trovare un’analisi di una poesia contenuta in esso, dal titolo “Caffè notturno”, all’etichetta Gottfried Benn. Fu uno dei primi post di questo blog. Lì il riferimento a Grosz è evidente.
Ho appena letto, ottima e precisa analisi.
A proposito di Grosz, mi è piaciuta molto la sua autobiografia, "Un piccolo sì e un grande no". Mi è sembrata un'opera sincera, senza autocompiacimenti. Almeno così la ricordo.
@Humani Instrumenta Victus
Grazie. Ho cercato il libro che mi hai consigliato ”Democrazia senza popolo” ma non l’ho ancora trovato. M’incuriosisce anche questo di Grosz che, per inciso, è un artista che ammiro.
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