sabato 4 giugno 2016
Gli alberi vibrano di buio
e l’attesa
fiorisce.
Formidabile
sentiero in su la vetta,
la vetta è
turbamento di pietra.
Ricordi?
L’ho scritto
un tempo.
Vivevo
d’altro sogno
che questo
vibrare immenso.
Oltre il
volo l’aquila sogna,
oltre il
canto la cicala
entra nel
sogno dell’aquila.
Ovunque è
scritta assenza di Dio,
ovunque geme
il mondo ed è silenzio.
Chiodo del
tempo in ogni cellula,
la nascita è
ovunque,
oltremondo
che mi spia non nato
in vertigine
di pianti inesplosi.
La nascita è
un canto immenso.
Tutto l’attimo
è qui: universo.
Tutto l’universo
è attimo in fuga.
Non c’è Big
Bang, c’è musica.
Oltre
l’attimo, io, perduto.
Nato adesso
alla bellezza
incalcolabile
di un tramonto.
Acceso da
baci,
odiando i
millenni
di una
schiavitù automatica.
Origine del
silenzio il tempo
si curva in
melodia di stupore.
Dimentico…
La nascita è
ovunque,
ovunque io
nasco.
La montagna
ricorda il mondo
prima del
sole.
Ettore
Fobo
***
da “Diario di Casoli” e da “Musiche per l’oblio”- Ettore Fobo