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Giorni del consumo - una poesia di Armanda Guiducci

lunedì 12 maggio 2025

 





Presa in questo ordito chiaro e selvaggio
ho visto invecchiare soli giovani
su giorni macilenti, non – passioni
su gente vuota marcita gonfia d’odio,
su questa pallida Europa, sulle teste
dei nostri inutili figli – e ruotare
in meccanici spazi lune sconnesse
dall’antica forza triangolare
dei nostri sessi di donna, e notti
e giorni scontrarsi come due bulloni
impazziti nel tempo accelerato.

Scarpe vestiti birra ghiaccio e chiodi
sotto vuoto caffè gas tv bagliori
di luce elettrica fiammate di benzina
ho consumato – cose. L’esistenza, no.

***
da “ a colpi di silenzio”- Armanda Guiducci- Lanfranchi-  maggio 1990




Una poesia di Armanda Guiducci

giovedì 17 ottobre 2024

 


 


Sono stato letteralmente folgorato da questi versi di Armanda Guiducci, letti casualmente pochi minuti fa su Facebook. Ve li sottopongo con l’emozione di una fresca scoperta. La poesia s’intitola

 



Sotto una stella impura



Nacqui con disappunto degli dei
sotto una stella esitante e impura
in mezzo a un mondo di uomini-coltello.
Avrei raccolto ginestre a braccia piene.
Ma ignoravo che il sole fosse a prestito.
A ogni primavera
venni potata come un bosso delle siepi.
Fui sventrata da uomini distratti
fui tradita da uomini leali
divorata e sputata
insomma amata-
amata come si amano le donne
secondo le leggi del profitto,
del potere, e della sopraffazione.

da “A colpi di silenzio”- Armanda Guiducci- Lanfranchi- 1982