domenica 7 luglio 2024
Più vado avanti con l’età più noto con che sulla Terra c’è pochissimo amore e quel pochissimo che c’è è spesso molesto. La maturità è questa consapevolezza che nell’umano c’è poco di buono e tanto di marcio, fanatico, violento, assurdo. Riconoscersi in questo specchio mi soffocava in gioventù. Dopo che la sofferenza mi ha schiantato, sono rinato scettico. Il mio scetticismo sa che chi non ha mai provato orrore di sé e della Specie è un bruto senz’anima. Da bruti senz’anima è formata la gran massa degli anonimi che vedo sciamare per le strade di Milano ogni giorno, e li vedo attraverso un quadro di Munch, Sera sul viale Karl Johan, in cui sbiadite figure con il volto appena accennato passano su quel viale di Copenaghen come stupefatte o meglio in uno stato di narcosi. Fantasmi sul “panorama elettrico del mondo” come lo chiama Campana. Fantasmi senza un volto, un nome, un senso, un perché. Moltitudine cannibale. Quello che i cristiani chiamano “il prossimo”. Ma la cosa più terribile e che questi figuranti dell’assurdo sono sicuramente tutti animati dalla peste più nera dell’universo: la Speranza. Essa è così malevola che li fa addirittura figliare. Non solo cannibali, non solo feroci e invidiosi, non soltanto fantasmi e nullità rancorose ma soprattutto, nonostante tutto questo o forse a causa di tutto questo, incurabili ottimisti.
24 settembre 2016
da "Aforismi di un bevitore di tè"- Ettore Fobo- inedito
4 commenti:
Come è noto, un ottimista non è altro che un pessimista male informato.
Ciao Ettore.
“L’ottimismo uccide e lascia sui cadaveri impronta di rosa.” Ha scritto più o meno Ceronetti, vado a memoria. Un abbraccio, Humachina.
...come diceva Monicelli, "La speranza è una trappola inventata dai padroni... Mai avere speranza!"...
Sì Zoon, conosco la frase di Monicelli. Non possiamo che condividerla.
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