Georg Groddeck e l’espressione “contro natura”

lunedì 30 aprile 2012




“Non abbiamo già parlato una volta dell'espressione "contro natura"? Per me non è che una manifestazione del delirio di grandezza dell'uomo, che della natura ama considerarsi signore e padrone. Si divide il mondo in due parti: quel che ci aggrada in un determinato momento è naturale, quel che ci disgusta è contro natura. Ha mai visto qualcosa che non sia nella natura? E l'espressione "contro natura" non indicherebbe proprio questo? "Io e la natura", pensa l'uomo, senza turbarsi minimamente di fronte a questa presuntuosa divinizzazione di se stesso. No, mia cara canzonatrice, tutto ciò che esiste è naturale, anche se a Lei sembra contrario alle regole, e perfino se sembra andar contro alle cosiddette leggi della natura. Codeste leggi di natura sono creazioni umane, non si dovrebbe mai dimenticarlo, e se qualcosa non si conforma ad esse, ciò dimostra che si tratta di una falsa legge di natura. Cancelli l'espressione "contro natura" dal Suo vocabolario, e dirà una stupidaggine in meno.”
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Da Il libro dell’Es – Georg Groddeck


7 commenti:

Massimo Caccia ha detto...

Quando lessi "Il libro dell'Es", provai un profondo senso di liberazione interiore. Molto interessante quanto hai scelto come citazione.
Buona giornata

Mia Euridice ha detto...

Estremamente saggio.
Condivido!

Ettore Fobo ha detto...

Il libro dell’ Es è stata una lettura fondamentale della mia adolescenza, mi aprì un mondo. Tra tutti gli psicoanalisti Groddeck, così genialmente eterodosso, rimane il mio preferito. Un saluto a tutti e due.

zoon ha detto...

anche a me il libro dell'es ha aperto un mondo, ormai quasi 25 anni fa. mi accorgo che in ogni mio pensiero esiste un filamento di quella pubblicazione...

grazie, ettore :)

Ettore Fobo ha detto...

Ciao Zoon, contento di condividere con te questa passione.

Anonimo ha detto...

Ciao Ettore,
tutto ciò che è è naturale che sia, la si potrebbe pensare aristotelicamente: tutto ciò che è in atto (nella natura) era in potenza (ovvero nelle possibilità della natura).
Siamo pronti a portare all'eccesso questo pensiero? Per cui anche ogni azione sulla natura crea un prodotto che è naturale (perchè "e'" in natura)?
Secondo la tradizione Kosher non si possono mangiare animali nati dall'unione di specie diverse (Kilàyim) perchè ritenuti impuri (non-naturali) e, mi chiedo, nel futuro potremo considerare naturale un pollo con tre zampe geneticamente alterato perchè le cosce di pollo hanno più mercato del petto o delle altre parti?
Io credo che, aldilà dei tabù alimentari e delle paure dell'uomo, l'esistenza di una qualunque essere lo faccia essere naturaliter un essere naturale.
E qui il futuro si spalanca...
Ciao
logos

Ettore Fobo ha detto...

Ciao Logos, non avevo finora pensato la faccenda in questi termini, anche perché ai tempi di Groddeck gli organismi geneticamente modificati erano impensabili, quindi ti ringrazio per aver ampliato il discorso. In effetti, è vero, l’uomo non può creare dal nulla, dunque non può esistere nulla che sia contro natura; nei termini aristotelici che tu proponi, questo è ancora più chiaro. Rimane, però, e tu ne converrai, un problema etico: è giusto produrre polli con tre zampe, solo perché hanno più mercato? Chissà cosa ne penserebbero gli animalisti. Comunque i problemi etici non freneranno mai questo processo, il futuro si spalanca, davvero.
Un caro saluto.