martedì 24 luglio 2012
Mi rendo conto che il blog impone
la sua cadenza, e che scrivere o
pubblicare un post risponda a un proprio orologio interno, attraverso il blog
si dà un ritmo al proprio tempo. Ogni blog ha la sua pulsazione, come quella di
una stella, che annuncia la dissoluzione del tempo stesso, perché su internet
tutto si svolge più veloce e “ Il mezzo è
il messaggio”.
Attraverso un blog,
piccolo strumento, partecipare all’impresa collettiva di costruire una memoria,
o addirittura una mente universale, che
sembra lo scopo della nostra nascente epoca. Tutto procede però a ritmo di
dissoluzioni, e ho il sospetto che di tutto questo sforzo fra un secolo non
resterà nulla. Penso che qualcosa
esisterà a livello di frammento. Ma Internet dà l’idea, spossante ed esaltante
al tempo stesso, di un’espansione
illimitata delle possibilità di essere in contatto e che tutto sia memorizzato. Sembra aver
sconfitto l’oblio ma io ho sempre avuto la sensazione che lavori per esso.
La molteplicità e la velocità
della rete sono affascinanti come un gioco. E’ bello essere connessi, è una
sensazione di unità e insieme di massima
dispersione. Ritengo che internet abbia
reso la televisione come passatempo assolutamente obsoleta. Ho la sensazione però che tutto svanirà, che
altre tecnologie renderanno il Web stesso obsoleto. Per il momento il Web è il
massimo come multidisciplinarietà, come simultaneità, come accesso immediato. Inoltre, sento che dietro c’è un’illusione. E mi
piace.
***
Strani giorni ha la sua
chiusura estiva. Ci risentiamo a fine
agosto, inizio settembre. Buone vacanze a tutti.
6 commenti:
buone vacanze a te, ragasso :)
Si. E ora so come spiegarlo. Buone vacanze, Ettore.
Elena
Buone vacanze Zoon, buone vacanze Elena.
Analisi incredibilmente visionaria, nel senso buono del termine.
Oggi blog. Domani?
buone vacanze Ettore! Bel post. Mi fa passare la voglia di tenere un blog. Bene, faccio altro. Ma tornerà.
alla fine,per quanto il web sia stata un'invenzione strepitosa,ogni blog é una piccola monade solitaria che fluttua nel vuoto.In teoria siamo connessi con il mondo,in pratica con il nostro piccolo cortile,di cui poco o niente resterà.Qualche ricordo forse,come dei compagni di gioco dell'infanzia.
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