giovedì 8 settembre 2016
Il poema dell’acquaio
un giorno l’acquaio prese una cotta
s’innamorò d’una piccola stella gialla nell’angolo della
s’innamorò d’una piccola stella gialla nell’angolo della
finestra della cucina
si confidò con l’incerata e con il barattolo di mostarda
si lamentò con le stoviglie bagnate.
un altro giorno l’acquaio svelò il suo amore:
- stellina, non brillare sopra il panificio e il molino
si confidò con l’incerata e con il barattolo di mostarda
si lamentò con le stoviglie bagnate.
un altro giorno l’acquaio svelò il suo amore:
- stellina, non brillare sopra il panificio e il molino
dîmboviţa
vieni giù, quelli non hanno bisogno di te
loro hanno nel seminterrato centraline elettriche e
vieni giù, quelli non hanno bisogno di te
loro hanno nel seminterrato centraline elettriche e
sono pieni di lampade
ti dissipi posando la tua luce dorata sui tetti
e sui parafulmini.
stellina, il mio nichel ti desidera, il mio sifone ha
ti dissipi posando la tua luce dorata sui tetti
e sui parafulmini.
stellina, il mio nichel ti desidera, il mio sifone ha
borbogliato
ogni sorta di canti per te, per come lui può riuscirci
i piatti con rimasugli di pesce sott’olio
ti si sono già affezionati.
vieni, e brillerai tutta la notte sul reame di linoleum
regina di scarafaggi rossi di cucina.
però, ahimè! la stella gialla non rispose a questo appelloogni sorta di canti per te, per come lui può riuscirci
i piatti con rimasugli di pesce sott’olio
ti si sono già affezionati.
vieni, e brillerai tutta la notte sul reame di linoleum
regina di scarafaggi rossi di cucina.
poiché lei amava un colino da brodo
della casa di un contabile della pomerania
e notte dopo notte si tormentava suggendolo con gli occhi.
sicché alla fine l’acquaio cominciò a porsi domande
circa il senso dell’esistenza e la sua oggettività
e alla fine della fine fece una proposta all’incerata.
… a un certo punto ho preso parte
anch’io al gioco dell’amore
io, il foro della tenda, che vi ho raccontato questa storia.
ho amato una splendida vettura dacia color crema
che ho visto solo una volta…
ma perché parlarne ancora, ora ho dei figli in età
io, il foro della tenda, che vi ho raccontato questa storia.
ho amato una splendida vettura dacia color crema
che ho visto solo una volta…
ma perché parlarne ancora, ora ho dei figli in età
prescolare
e tutto ciò ch’è stato mi sembra un sogno.
e tutto ciò ch’è stato mi sembra un sogno.
***
Poesia tratta da “Il poema dell’acquaio”- Mircea Cărtărescu - traduzione Bruno Mazzoni - Nottetempo
- 2015
2 commenti:
Mi sono imbattuta più volte nel nome di questo poeta e scrittore ultimamente; non ho ancora letto nulla, ma mi sembra essere interessante.
Questa poesia non mi piace molto, però in qualche modo mi ha sorpreso.
Ciao Ettore,
Elena
@Elena
A me questa poesia piace per la sua ironia. In questo libro che ho appena letto e che s’intitola proprio “Il poema dell’acquaio”, ce ne sono altre anche più intense (la mia preferita in assoluto apre la raccolta e s’intitola “Quando hai bisogno d’amore”, la puoi trovare sul web). La fama di Cărtărescu sta crescendo in tutta Europa, soprattutto grazie alle sue opere di narrativa. Ciao Elena.
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