sabato 3 aprile 2021
Liberare le parole dalle catene del sentito dire, dalla forza delle maiuscole che determinano i valori, consacrati dalle credenze delle masse; liberare il pensiero dai si dice che sono come dighe che ne deviano o impediscono l’onirico fluire. Dare voce a quelle forze impersonali che governano il linguaggio; questa macchina, che finita l’infanzia come dimensione etimologica, determina le nostre pulsazioni più profonde, ingabbia le nostre vibrazioni nella dinamica dispotica del Senso, frustra le nostre ambizioni con la vanità nazional popolare dei codici normalizzanti. In sintesi traduce la nostra complessità in un tweet che sia condivisibile dal più alto numero di persone. Violenza e voluttà puramente democratiche. Opporsi così agli automatismi linguistici che ci forgiano, ci determinano, ci trascendono, ci creano in una parola come esseri dotati di un io, una volontà, un insieme vacuo di credenze, spesso autoriferite. Il mondo è la volontà di una rappresentazione che chiamo mia solo perché mi sono immedesimato in essa… Miti galleggiano sulla superficie del nostro niente, esiste una maschera dietro cui solo il sogno di un volto si agita.
4 commenti:
Una maschera barocca. Dio stesso è dissimulazione.
@Humachina
La dissimulazione nasconde pur sempre qualcosa, di solito, foss’anche Dio, qui dietro la maschera c’è il nulla, temo.
Rivoluzioni, ricreazioni, rivendicazioni: non sono solo possibili e alla portata di tutti, ma sono innate in uomini e donne. Certo. Ci vuole coraggio, ci vuole amore.
Oggi più che in passato?
Strani giorni. In cui le stesse meccaniche che amplificano il coro asfissiano la voce e nuove strade al tempo stesso avvicinano la gente e abbacinano la vista mentre il pianto dei figli atrofizzando assorda.
Un panino con la coppa (£2.50/100g A Holmes & Son Family Butchers, 52 High Street, Coalville) poi sono in giardino a piantare con mia moglie un albero (regalo di compleanno, tardivo, la pandemia, per lei: conference pears, £25, da Dobbies, Ashby Road, Stapleton). Acqua, sole e terra, per il vero miracolo che nessuna parola traduce.
“Acqua, sole e terra, per il vero miracolo che nessuna parola traduce.”
Sì ecco il limite delle parole. Davanti alla potenza di ciò che è una rivelazione senza tempo. Grazie Massimo. Piantare un albero è ciò che di meglio si possa fare. Bravi!
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